Il sito “I Confronti” ospita alcune mie riflessioni sull’opera La serva padrona, andata in scena al Teatro Verdi di Salerno con grande successo di pubblico, nei giorni 7 e 8 novembre. Il testo è una rielaborazione in napoletano di Antonio D’Alessandro dell’originale testo di Gennarantonio Federico (che fu musicato da Giambattista Pergolesi e poi da Giovanni Paisiello). La musica è di Antonello Mercurio, la regia di Pasquale De Cristofaro, la direzione d’orchestra di Massimiliano Carlini.

 Una serva “scomoda”? – I Confronti, GeoGiornalismo e Banca delle idee

Nella sezione ‘Link e contatti’ il podcast della trasmissione registrata per wiki radio il 16 novembre e dedicata a Enrico Caruso.

Difficile parlare delle proprie cose in momenti come questo ma la vita va avanti… Lunedì 16 novembre, alle ore 14, dai microfoni di Radio 3, racconto Enrico Caruso: vita, morte e miracoli del grande tenore napoletano. Per Wiki Radio, successivamente in podcast sul loro (e su questo) sito…

Un bel po’ di amici sono rimasti sorpresi dalle mie critiche a Pasolini pubblicate su Facebook. Ne è nato un lungo dibattito in cui non ho potuto, per ovvi problemi di spazio, motivare bene le mie idee. Sapevo di infilarmi in un ginepraio proprio pochi giorni prima di alcuni impegni per me molto importanti ma tant’è! Tra i critici di Pasolini ho citato anche Alberto Asor Rosa e Paolo Virno. Il primo ne ha ampiamente scritto nel suo vecchio “Scrittori e popolo”. Del secondo, ho scannerizzato, e qui allego come mi è stato chiesto, la trascrizione ad un convegno, oggi contenuto nel volume “Corpus Pasolini” (Luigi Pellegrini Editore, 2008). Anche qui, Virno è condizionato dallo spazio (anzi, trattandosi di un convegno dal tempo) ma mi sembra interessante leggerlo, quanto meno perché è una delle poche voci di dissenso dal generale clima celebrativo su Pasolini (che mi ricorda l’ormai permanente clima di celebrazione di altri artisti o intellettuali, vedi Fabrizio De André, per esempio). La mia sensazione è che questa celebrazione permanente celi un disagio e un conseguente bisogno: siamo ormai talmente privi di voci critiche che quelle che ci sono state (e De André e Pasolini lo sono certamente state) necessitano di essere continuamente alimentate come la sacra fiamma veniva alimentata perpetuamente dalle vestali perché non si spegnesse. Non è di questo che abbiamo bisogno ma di una problematizzazione permanente delle idee. Resto convinto che Pasolini sia stato un grande artista ma che molte delle sue idee fossero sbagliate e che siano regressive. Spero di riuscire a scrivere, prima o poi, qualcosa di organico sull’argomento, anche se ho mancato (ma forse per fortuna!) l’anniversario!

 Clicca qui per andare al post su Facebook.