Domenica 23, a Salerno, interverrò al XIX convegno del Gatm (Gruppo di Analisi e Teoria Musicale) con una relazione dal titolo Alle origini del “teatro-canzone”: Gilles (Jean Villard)

Finalmente disponibile il mio ultimo libro dedicato alla nascita della canzone francese.

La canzone francese ha vissuto la sua età dell’oro tra gli anni ’50 e gli anni ’70 del secolo scorso, quando autori e interpreti straordinari hanno creato un genere che ha ottenuto fama internazionale e ha aperto la strada del rinnovamento anche in altri paesi, a cominciare dall’Italia. Poco si conosce, però, della genesi della canzone francese, nata nella Parigi “capitale del XIX secolo” e che è forse il primo esempio al mondo di canzone autenticamente moderna, parte integrante della neonata sfera pubblica, dell’avvento della società di massa e dell’industria dell’intrattenimento.
Questo libro indaga in profondità, servendosi di una griglia interpretativa interdisciplinare, i momenti meno noti della canzone francese: le ballate popolari anonime, i primi chansonnier come Béranger e Aristide Bruant, argomenti di solito sbrigativamente liquidati nelle prime pagine dei libri dedicati all’argomento, trovano qui lo spazio e l’attenzione che meritano, mentre Édith Piaf viene inquadrata nell’ambito della chanson réaliste, riflesso del naturalismo letterario, che include figure poco conosciute in Italia come Fréhel e Damia. Analizzando il contesto e le opere in sé, nel loro ricavarsi uno spazio autonomo tanto dalla poesia quanto dalla canzone ‘colta’, il volume percorre poi sia la strada del music hall con artisti come Maurice Chevalier e Mistinguett, sia quella della canzone del dissenso, che ha le sue origini nei cabaret di Montmartre, si sviluppa negli anni ’30 con Gilles et Julien nel difficile clima politico dell’epoca e sfocia nello stile rive gauche: un lungo momento di incubazione, insomma, di forme, linguaggi, temi e motivi che forniranno il sostrato alla grande esplosione del secondo dopoguerra a partire dalla rivoluzione di Charles Trenet.
Un libro sulla nascita della canzone francese che è anche un libro su Parigi, eterna ‘musa’ del genere e città catalizzatrice di energie artistiche provenienti dall’intero mondo francofono, le cui mutazioni urbanistiche e antropologiche sono la principale fonte di ispirazione della grande tradizione della chanson.

Segnalo volentieri l’uscita di questo libro di cui l’autore mi ha chiesto la prefazione. Si tratta di un testo divulgativo sul rapporto tra popular music e tecnologia nel XX secolo.